Un saluto a don Riccardo

Carissimo Don Riccardo,

sei arrivato in mezzo a noi due anni fa, appena consacrato sacerdote, per la tua prima esperienza pastorale come viceparroco. Sei arrivato quasi in punta di piedi, secondo il tuo carattere riservato e paziente, desideroso di entrare nella comunità, soprattutto di bambini e ragazzi, di anziani e malati, di chi aveva bisogno di una parola e di un consiglio.

Cambiano ti ha accolto bene e tu hai saputo seminare: sono fioriti i gruppi dei chierichetti, dei fedeli della prima messa feriale, dei parrocchiani che ti aspettavano il sabato mattina per la Confessione e per le tue parole buone…

Poi è arrivata la notizia della tua nuova missione come parroco a Rivara.

Tanti ti hanno salutato sabato due settembre alla messa prefestiva, accompagnandoti con la preghiera e col pensiero.

Molti si sono chiesti: “Perché un nuovo cambiamento nella nostra parrocchia?”

Perché per te si apre una nuova strada dove potrai, da solo, affrontare tutte le esperienze che un parroco deve vivere per seguire le orme di Gesù: “Andate… predicate… amate… consolate…”

 La comunità di Rivara ti aspettava a braccia aperte: dal dicembre dell’anno scorso era rimasta senza parroco, essendo mancato improvvisamente Don Raffaele Paradiso.

Caro don Riccardo, domenica dieci settembre, ti sei commosso quando, davanti alla tua nuova Chiesa, hai visto tra la folla il gruppo della Parrocchia appena lasciata e hai detto commosso: “Questo è il dono più grande che potevate farmi” ed hai abbracciato i due chierichetti di Cambiano che ti sono poi stati accanto nella tua prima messa a Rivara.

Ti auguriamo di essere sempre accolto come il primo giorno, con affetto, simpatia e calore umano: anche i preti hanno bisogno di sentirsi amati.

E ti auguriamo di poter sempre ricambiare tutti coloro che incontrerai con la stessa disponibilità che hai sempre avuto nei nostri confronti.

Buon lavoro e grazie per tutto quello che ci hai dato.