Ordinazione e insediamento del nuovo Arcivescovo: i passaggi della CELEBRAZIONE

Descrizione del rito di sabato 7 maggio 2022 a Torino

Sabato 7 maggio 2022 l’ordinazione episcopale di Mons. Roberto Repole, Arcivescovo eletto di Torino e Vescovo eletto di Susa è stata preceduta, alle 15 sul sagrato della Cattedrale di San Giovanni Battista, da un breve saluto del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a nome di tutte le autorità civili della Città. L’Arcivescovo eletto ha ringraziato succintamente ed è entrato in Cattedrale (TESTO IN ALLEGATO a fondo pagina).

La celebrazione eucaristica inizierà alle 15.30, sempre sul sagrato, e sarà presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Cesare Nosiglia, Amministratore Apostolico di Torino e di Susa, insieme ai Vescovi ordinanti S.E.R. Mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo Metropolita di Vercelli, e S.E.R. Mons. Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo emerito di Susa.

I NUMERI

I Vescovi consacranti saranno 33, provenienti dalla Regione Conciliare Piemontese e della Valle d’Aosta e da altre Regioni di Italia; insieme ai Vescovi, concelebreranno oltre 200 Presbiteri e 60 Diaconi; 35 saranno gli addetti al servizio liturgico.

Parteciperanno alla celebrazione anche 60 autorità civili, militari e religiose, oltre a 320 ospiti e 60 rappresentanti di Curia, Facoltà Teologica, ISSR e Consiglio Pastorale Diocesano. I fedeli presenti nella piazza antistante saranno circa 700, assistiti da 55 volontari.

L’intera celebrazione sarà accompagnata dal coro diocesano, composto da 45 elementi e diretto dal maestro Alessandro Ruo Rui. I tecnici impegnati nei vari servizi saranno 29.

Il libretto dettagliato della celebrazione sarà a disposizione dei fedeli sabato 7 maggio. Qui di seguito una descrizione dei momenti salienti del rito.

I PASSAGGI PRINCIPALI DELLA CELEBRAZIONE (libretto in allegato)

Riti di introduzione prevedono il canto Veni Creator Spiritus, eseguito dal coro diocesano insieme a tutta l’assemblea, ad accompagnare la processione di ingresso dei ministri.

Il Rito dell’Ordinazione Episcopale inizierà, dopo la Liturgia della Parola. L’eletto, accompagnato dai presbiteri che l’assistono, viene presentato al Vescovo presidente. Dopo le formule di rito e la lettura del mandato del Papa, tutti cantano in segno di assenso. Quindi, dopo l’omelia, mons. Repole si alza in piedi e si pone davanti al Vescovo ordinante principale, per manifestare i suoi impegni di fedeltà alla Chiesa e ai compiti propri del Vescovo, rispondendo “Sì, lo voglio” alle domande poste dal Vescovo ordinante.

Seguono le Litanie dei Santi. Tutti si alzano in piedi e i Vescovi si tolgono la mitra. Il Vescovo ordinante principale, con le mani giunte, invita il popolo alla preghiera di supplica per l’intercessione della Vergine Maria, Madre di Dio, degli angeli e di tutti i santi, mentre il Vescovo eletto si prostra a terra in segno di umiltà.

Seguirà l’imposizione delle mani, il gesto con il quale gli apostoli imploravano il dono dello Spirito che guida e governa la Chiesa su coloro che erano stati eletti come loro collaboratori e successori. Questo gesto, unito alla preghiera di ordinazione, costituisce l’elemento essenziale dell’ordinazione episcopale. L’eletto si inginocchia davanti al Vescovo ordinante principale, che impone le mani sul suo capo. Lo stesso fanno dopo di lui gli altri Vescovi.

Successivamente, il Vescovo ordinante principale impone sul capo dell’eletto il Libro dei Vangeli aperto, alla cui Parola dovrà sempre obbedire e dalla cui sapienza è chiamato a lasciarsi permeare.

Il Vescovo ordinante principale inizia a pronunciare la preghiera di ordinazione e poi a lui si uniscono tutti gli altri Vescovi, con le mani giunte e a voce sommessa.

Seguono i Riti esplicativi. Con questi riti si mostrano i compiti ai quali il nuovo Vescovo viene abilitato dalla grazia dello Spirito santo:

  • l’unzione del capo, che significa la particolare partecipazione del Vescovo al sacerdozio di Cristo;
  • la consegna dei Vangeli, che mette in luce la fedele predicazione della parola di Dio come compito principale del Vescovo;
  • la consegna dell’anello, che esprime la fedeltà alla Chiesa, sposa di Dio;
  • l’imposizione della mitra, che porta con sé l’impegno alla santità;
  • la consegna del pastorale, segno del ministero di guida e pastore della Chiesa che gli è affidata;
  • l’insediamento sulla cattedra, segno del suo ministero di capo e maestro della Chiesa locale;
  • l’abbraccio e il bacio di pace, segno dell’accoglienza nel collegio episcopale, che porta, in comunione con il Vescovo di Roma, la sollecitudine per tutte le Chiese.

La celebrazione prosegue con la Liturgia eucaristica e, da questo momento, il nuovo Vescovo presiede la celebrazione eucaristica.

Dopo i Riti di Comunione si arriva ai Riti di conclusione. Il nuovo Vescovo scende tra i fedeli impartendo loro la benedizione. Prima della benedizione solenne, rivolgerà il suo ringraziamento a tutta l’assemblea. L’invocazione a Maria nel Tempo di Pasqua con il canto del Regina coeli chiuderà la celebrazione.

I CANTI DELLA CELEBRAZIONE

  • Veni creator Spiritus – Gregoriano/A. Ruo Rui
  • Kyrie – Taizé
  • Gloria – Missa de angelis
  • Salmo – E. Costa/C. Franco
  • Alleluia – L. Deiss/A. Ruo Rui
  • Benediciamo il Signore – D. Julien/G. Stefani
  • Ruah – RnS
  • Psallite – V. Miserachs
  • Santo – A. Ruo Rui
  • Anamnesi – B. Cerino
  • Agnus dei – Lourdes/M. De Florian
  • Signum unitatis – A. Ruo Rui
  • Conoscere te – E. Costa/F. Meneghello
  • Te Deum – Gregoriano
  • Regina caeli – Gregoriano